La tecnologia ci facilita la vita in molti modi, soprattutto nel mondo del lavoro, in cui il multitasking e la rapidità di azione-reazione, sono ormai imperativi.
Tuttavia, rendiamoci conto di quanto la presenza di strumenti digitali stia diventando invasiva. Recenti studi dimostrano, in effetti, come controllare in continuazione email, notifiche e messaggi rischia di rivelarsi controproducente e, addirittura, di nuocere al nostro rendimento lavorativo e benessere psicofisico.
Una ricerca condotta dal McKinsey Global Institute, rivela che la semplice abitudine di tenere aperta la posta elettronica e controllare di continuo le email ricevute porta via ben 13 ore a settimana.
Secondo quanto affermano i ricercatori della Loughborough University, per tornare al lavoro dopo essere stati interrotti da una email ci vogliono circa 64 secondi. Quindi chi controlla la posta ogni cinque minuti impiega otto ore e mezza a settimana solo per riprendere la concentrazione e tornare a fare quello che stava facendo.
Queste, sono tutte circostanze davvero poco favorevoli per concentrazione e produttività.
Siamo sempre connessi, costantemente in modalità “On” : spesso è la nostra professione a richiederlo, ma rendere la nostra vita troppo digital, nuoce al nostro benessere psicofisico ed è controproducente nel rendimento lavorativo.
Ci sono poi i disagi sociali come la Fomo, ossia la paura di perdersi qualcosa d’importante se non si controllano in maniera ossessiva mail e Social e la Nomophobia, ossia il timore di rimanere disconnessi e non poter comunicare. La dipendenza digitale può condizionare quindi il nostro ciclo sonno-veglia, l’umore, l’appetito ed innalza il livello di stress.
Ricordiamoci che le persone con dipendenze digitali non riescono a prendere decisioni con le giuste emozioni, hanno difficoltà ad esprimere non solo le proprie emozioni ma anche a relazionarsi con gli altri nel mondo reale. Siamo dipendenti digitali: la cura per uscire dal tunnel della tecnologia si chiama Digital Detox.